domenica 8 maggio 2011

45. Il transito da un campo all'altro

Nella Parigi balzachiana non ci sono più campi e anticampi (siano essi luoghi, quarieri, ceti, classi o valori) in opposizione tra loro. C'è invece una molteplicità di campi che si trovano tra loro in relazione dialettica. Questa dialettica si dispiega in tutta la sua potenza nello spazio pubblico cittadino: è qui che essa produce l'evento originario, la scintilla che poi metterà in moto l'intera narrazione. Si tratta dell'incontro casuale che permette all'individuo il transito da un campo all'altro senza che esso venga percepito come una violazione della norma o del conflitto. In città, sembra dire Balzac, ogni volta che ci si trova in una situazione di confine tra un campo e un altro non è il caso di preoccuparsi: ci sarà sempre un Caronte disposto a traghettarci sull'altra sponda.

Emilio Ilardi, Il senso della posizione: romanzo, media e metropoli da Balzac a Ballard

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