La parola città ha resistito all'uso fascinatorio e fantasmagorico della parola metropoli, poichè questa ha di continuo segnato la nostalgia della propria origine, appunto la città, e la paura di averla distrutta e corotta per sempre. Se la metropoli si è fatta metafora delle catastrofi innestate dal processo di modernizzazione, la città ha continuato ad essere la metafora di ogni tentativo di ricomposizione politica. La metropoli non resiste ai mutamenti ed anzi li sollecita, se ne nutre; la città è chiamata a moderarli. L'una manifesta la dissipazione e il disordine, l'altra richiama alle regole e alla giustificazione del loro significato. L'una promette appaesamento, l'altra produce spaesamento. Messe a confronto, l'una repelle l'altra.
A. Bonomi, A. Abruzzese, La città infinita.
Gli annunci delle agenzie immobiliari fiorentine sono pieni di offerte di mono e bilocali forniti di un "ingresso indipendente". Dietro a questa "rivendicazione di autonomia domiciliare" quasi sempre si nascondono fondi commerciali trasformati in abitazioni. Questo piccolo blog da flâneur racconta per immagini una lunga passeggiata attraverso Firenze e i suoi discutibili cambiamenti. Ad altezza di marciapiede.
venerdì 28 maggio 2010
martedì 25 maggio 2010
domenica 23 maggio 2010
17. Grotta, bosco, uragano
Io non ho paura della città
ma so che può trasfomarsi
in grotta, e bosco oscuro
e so che può inseguirmi
rapida come un uragano.
Stefano Benni, Blues in sedici. Ballata della città dolente
ma so che può trasfomarsi
in grotta, e bosco oscuro
e so che può inseguirmi
rapida come un uragano.
Stefano Benni, Blues in sedici. Ballata della città dolente
sabato 22 maggio 2010
venerdì 21 maggio 2010
15. La natura viva di ogni città
Accade che, discutendo di realtà urbane colpite da eventi traumatici particolarmente feroci, ci si dimentichi la natura viva di ogni città, organismo in continua evoluzione, sistema complesso suscettibile di mutamenti anche in assenza di calamità come una guerra. Non si possono certo sottovalutare le accelerazioni, gli arresti e, in generale, i profondi cambiamenti che una tale catastrofe ha scatenato in seno a una città, sovrapponendo in un tempo relativamente molto breve una pluralità di situazione e di relazioni talvolta incandescenti (...)
M. Haidar, Città e memoria.
M. Haidar, Città e memoria.
lunedì 17 maggio 2010
giovedì 13 maggio 2010
mercoledì 12 maggio 2010
sabato 1 maggio 2010
11. Irregolarità, avvicendamenti, precipitazioni, intermittenze
Non diamo dunque particolare importanza al nome della città. Come tutte le metropoli era costituita da irregolarità, avvicendamenti, precipitazioni, intermittenze (...) da un gran battito ritmico e dall'eterno disaccordo di tutti i ritmi; e nell'insieme assomigliava alla vescica ribollente posta in un recipiente materiato di case, leggi, regolamenti e tradizioni storiche.
Musil, L'uomo senza qualità
Musil, L'uomo senza qualità
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