Ingresso Indipendente
Gli annunci delle agenzie immobiliari fiorentine sono pieni di offerte di mono e bilocali forniti di un "ingresso indipendente". Dietro a questa "rivendicazione di autonomia domiciliare" quasi sempre si nascondono fondi commerciali trasformati in abitazioni. Questo piccolo blog da flâneur racconta per immagini una lunga passeggiata attraverso Firenze e i suoi discutibili cambiamenti. Ad altezza di marciapiede.
lunedì 2 luglio 2012
sabato 30 giugno 2012
domenica 27 maggio 2012
giovedì 17 maggio 2012
70. La città mi ha accolto con indifferenza
Sono tornato alla città
dove fui bambino e ragazzo
e un vecchio di trent’anni.
La città mi ha accolto con indifferenza,
i megafoni delle sue vie mormoravano:
non vedi che il fuoco brucia ancora?
non odi il ruggito delle fiamme?
Vattene.
Cerca in un altro posto.
Cerca
Cerca la tua vera patria.
Adam Zagajewsk, Cerca
dove fui bambino e ragazzo
e un vecchio di trent’anni.
La città mi ha accolto con indifferenza,
i megafoni delle sue vie mormoravano:
non vedi che il fuoco brucia ancora?
non odi il ruggito delle fiamme?
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martedì 15 maggio 2012
lunedì 23 aprile 2012
sabato 7 aprile 2012
67. In un giardino triste della città convulsa
Sei comparsa al portone
In un vestito rosso
Per dirmi che sei fuoco
Che consuma e riaccende
Una spina mi ha punto
Delle tue rose rosse
Perché succhiassi al dito
Come già tuo, il mio sangue
Percorremmo la strada
Che faceva il rigoglio
Della selvaggia altura,
Ma già da molto tempo
Sapevo che soffrendo con temeraria fede,
L’età per vincere non conta.
Era di lunedì,
per stringerci le mani
E parlare felici
Non si trovò rifugio
Che in un giardino triste
Della città convulsa.
Giuseppe Ungaretti, 12 Settembre 1966
In un vestito rosso
Per dirmi che sei fuoco
Che consuma e riaccende
Una spina mi ha punto
Delle tue rose rosse
Perché succhiassi al dito
Come già tuo, il mio sangue
Percorremmo la strada
Che faceva il rigoglio
Della selvaggia altura,
Ma già da molto tempo
Sapevo che soffrendo con temeraria fede,
L’età per vincere non conta.
Era di lunedì,
per stringerci le mani
E parlare felici
Non si trovò rifugio
Che in un giardino triste
Della città convulsa.
Giuseppe Ungaretti, 12 Settembre 1966
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