"... scarsità ed abbondanza possono combinarsi, e la città, luogo di scelte, può imporsi come luogo di non scelte e di scarsità, in cui si tratta per molti di accettare un alloggio qualsiasi, di acconsentire a fare lunghe file per potere usufruire di un qualunque servizio o per riuscire a trovare posto ad uno spettacolo (...). Quando una situazione di questo genere colpisce una parte considerevole della popolazione, è allora tutta la distribuzione spaziale della popolazione e delle attività ad essere rimessa in causa".
Remy e Voyè, Ville: ordre et violence
Gli annunci delle agenzie immobiliari fiorentine sono pieni di offerte di mono e bilocali forniti di un "ingresso indipendente". Dietro a questa "rivendicazione di autonomia domiciliare" quasi sempre si nascondono fondi commerciali trasformati in abitazioni. Questo piccolo blog da flâneur racconta per immagini una lunga passeggiata attraverso Firenze e i suoi discutibili cambiamenti. Ad altezza di marciapiede.
venerdì 22 ottobre 2010
giovedì 21 ottobre 2010
mercoledì 20 ottobre 2010
martedì 19 ottobre 2010
domenica 17 ottobre 2010
30. Stop ai “bassi”
Uno dei fenomeni più recenti in città è quello della trasformazione di fondi commerciali in abitazioni. Così è successo ad esempio in via Palazzuolo, appartamenti ai limiti della vivibilità che vengono affittati a stranieri: «Basta all'uso dei fondi per appartamenti - tuona Renzi - non sarà più possibile fare queste operazioni, saranno proibite». L'amministrazione aveva paura che si venisse a creare questo tipo di utilizzo nel centro storico, in quei fondi oggi usati dagli avvocati, che in un futuro breve li lasceranno per seguire lo spostamento del Palazzo di giustizia.
Firenze futura? A volumi zero, Corriere Fiorentino - 15 Ottobre 2010
Firenze futura? A volumi zero, Corriere Fiorentino - 15 Ottobre 2010
29. Disciplina incantevole e dura
La strada dunque è una specie di libro. Leggila. Non giudicare. Non scegliere troppo in fretta ciò che è bello o brutto. Sono concetti inaffidabili! Lasciati ingannare e rapire dalla luce, dall’ora e dal ritmo della tua andatura. Camminando a lungo, dopo una prima stanchezza, avvertirai un nuovo slancio, ti cullerà la strada come un letto in movimento. Nella città diventa massa. Unisciti ai cortei, partecipa ad un assembramento. Resta come in attesa. Agisci senza scopo. Ci si guarda negli occhi con le cosiddette cose; la periferia, il circondario, l’aria urbana per un passaggio verso la campagna e il vagabondare che è disciplina incantevole e dura.
F.Hessel, L’arte di andare a passeggio
F.Hessel, L’arte di andare a passeggio
sabato 16 ottobre 2010
venerdì 15 ottobre 2010
27. La città ti verrà dietro
(...)
Non troverai altro luogo non troverai altro mare.
La città ti verrà dietro. Andrai vagando
per le stesse strade. Invecchierai nello stesso quartiere.
Imbiancherai in queste stesse case. Sempre
farai capo a questa città. Altrove, non sperare,
non c'è nave non c'è strada per te.
Perché sciupando la tua vita in questo angolo discreto
tu l'hai sciupata su tutta la terra.
C. Kavafis, La città
Non troverai altro luogo non troverai altro mare.
La città ti verrà dietro. Andrai vagando
per le stesse strade. Invecchierai nello stesso quartiere.
Imbiancherai in queste stesse case. Sempre
farai capo a questa città. Altrove, non sperare,
non c'è nave non c'è strada per te.
Perché sciupando la tua vita in questo angolo discreto
tu l'hai sciupata su tutta la terra.
C. Kavafis, La città
giovedì 14 ottobre 2010
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