martedì 23 marzo 2010

3. Careggi

2. Ingresso indipendente

Gli annunci delle agenzie immobiliari fiorentine sono pieni di offerte di mono e bilocali forniti di un "ingresso indipendente". Dietro a questa "rivendicazione di autonomia domiciliare" quasi sempre si nascondono fondi commerciali trasformati in abitazioni civili.
Questo piccolo blog da flâneur racconta per immagini una lunga passeggiata attraverso Firenze e i suoi cambiamenti. Soprattutto quelli maturati ad altezza di marciapiede.

1. I bassi fiorentini

"Basta camminare lungo i marciapiedi, per accorgersi che qualcosa è cambiato. Vetrine di negozi chiuse da tendine ricamate, o con i vetri sabbiati, minuscoli portoncini incastonati dentro ex bandoni, sporti con vetrate di vetro decorato, spioncini, grate di ferro battuto. E di lato, campanelli, citofoni, perfino stoini e portaombrelli. Direttamente sui marciapiedi. Non siamo a Napoli, ma a Firenze, dove un nuovo modo di abitare, con l' affaccio diretto sul piano della strada, il salotto la camera il bagno a un metro o due dal marciapiede o dal cassonetto, o da una coda di auto ferme al semaforo, si è ormai imposto nella tradizionale «cortina edilizia» fiorentina. Case ricavate dai tanti fondi che negli ultimi anni hanno chiuso i battenti per la crisi, o venduti proprio in vista di un' utilizzazione certamente più redditizia, come quella abitativa, soprattutto dal ' 99 in poi, in seguito alla esplosione del mercato immobiliare fiorentino. Case spesso illuminate solo dallo sporto sulla strada e che ospitano le fosse biologiche dell' intero palazzo, minacciate dall' acqua piovana che tracima dai marciapiedi e nella cui intimità chiunque può buttare un' occhiata passando. Ma case che in qualche modo sono una casa per chi mai potrebbe permettersene una normale, «basso» senza il vantaggio della pittoresca prossimità umana dei bassi napoletani, e custode di una nuova marginalità sociale, che è ormai anche quella che colpisce il ceto medio e i redditi medio-bassi - giovani coppie, single, anziani, studenti, lavoratori che si spostano. Oltre agli immigrati con un lavoro. Di solito affittuari - grazie ad affitti più bassi di quelli delle altre abitazioni - ma qualche volta perfino acquirenti, visto che una casa sul piano strada costa, mediamente, il 30% meno di un mono o un bilocale «normali». Case cresciute silenziosamente, dietro piccoli cartelli che avvisano di una ristrutturazione in corso per la quale, a parte la Dichiarazione di inizio lavori (Dia), firmata da un tecnico e da presentare al Comune, non occorrono espliciti permessi. Un vero boom nel boom, le cui dimensioni esatte sfuggono ai censimenti (...) e che, iniziato in centro, nei quartieri ad alto tasso di mortalità commerciale come l' Oltrarno e Santa Croce, ha preso ormai piede ovunque, dalle Cure al Parterre, da Campo di Marte a Novoli. Contarli tutti, del resto, sembra quasi impossibile..."


Testo tratto dall'articolo Nei fondi spuntano le case anche a Firenze nasce il 'basso' di Maria Cristina Carratù pubblicato il 21 marzo 2006 su La Repubblica, cronaca di Firenze.